Si è da poco conclusa la Festa degli Angeli che, come per le sei precedenti edizioni, ha coinvolto la gente del posto, Santa Maria degli Angeli e dintorni, e tanti pellegrini che hanno raggiunto appositamente la Basilica e la piazza della Porziuncola, oppure si sono fermati incuriositi dall’evento.
Un tema, quello di quest’anno, ripreso dal Vangelo della XXV domenica del Tempo Ordinario (Mt 20,1-16) e che ben si è adattato anche al clima autunnale che ha accompagnato i tre giorni della Festa. Il tema della Vigna, dove il Signore, che è il re della nostra vita, invita a ogni ora del giorno operai a lavorare e li ripaga generosamente, ha guidato sia gli elaborati letterari e grafici, che i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie hanno preparato, sia gli altri momenti della Festa.
Già venerdì sera, al refettorietto, fr. Cornelio Pallares ci ha presentato la figura di Antonietta Meo, una bimba morta a poco più di 6 anni a causa di una brutta malattia, ma che è riuscita, grazie all’amore della famiglia e di Dio, ad offrire tutte le sue sofferenze a Gesù per il bene suo e del mondo. Un esempio di amore gratuito e di offerta della sofferenza che stupiscono per una bambina così piccola, ma che ci dona la speranza che tutti siamo chiamati, nella semplicità, ad essere santi, ognuno a suo modo, ma sempre seguendo Gesù Cristo e la sua passione, morte e risurrezione.
Durante tutta la giornata di sabato e di domenica, sulla piazza della Basilica, si è anche potuta sostenere l’anima caritativa della Festa con il pane e la maglietta “degli angeli”, un contributo che, nell’ottica della generosità e della gratuità, andrà ad aiutare diverse realtà che sono vicine, a vario titolo, ai bambini in difficoltà.
Sabato sera poi ci si è riuniti tutti attorno alla Vergine degli Angeli per pregare il santo rosario ed affidare, con le parole di Antonietta Meo, tutte le famiglie al Signore per intercessione di Maria, mamma nostra.
La domenica rimane però il vero cuore della festa perché alle 11.30 si è celebrata, con gioia e semplicità, la messa in Basilica con tutti i bambini e le famiglie riuniti attorno alla Porziuncola per ringraziare Dio per ogni cosa bella e per trovare in Lui la fede e la forza di affrontare le difficoltà. Sì, perché non dimentichiamo che questa festa nasce dal desiderio di affidare a Dio il dolore della perdita di un figlio, di chiederGli la capacità di ripartire, non dimenticando, ma mettendo nel suo cuore, tutto quello che è successo. Umanamente il dolore non ha senso, ma, e san Francesco ce lo insegna, se stiamo con Gesù sulla croce, da quel dolore assurdo ed innocente verrà una risurrezione bellissima! Il nuovo custode del convento, fr. Giuseppe Renda, ha presieduto la celebrazione guidando tutta l’assemblea alla lode di Dio per la bellezza dell’essere famiglia unita.
Dopo il pranzo al sacco nei giardini davanti alla Basilica, in un pomeriggio nuvoloso, ma senza pioggia, la festa è continuata con un paio d’ore di animazione per tutti sul palco nella piazza bassa. Siamo stati accompagnati a conoscere il “Signor Paron”, il proprietario di una vigna modello, dove il padrone lavora con gli operai. Lì anche gli operai della prima ora, quelli che lavorano da tempo nella vigna e che troppo spesso sono affaticati e annoiati dal lavoro, sono riusciti a ritrovare l’entusiasmo dello stare insieme guidati da un padrone buono e generoso. La gratuità di Dio, il suo voler stare sempre con noi anche quando ci siamo abituati a Lui e al Suo amore, non ci lasciano indifferenti, ma anzi sono il motore, sempre, delle nostre ripartenze.
Un sentito ringraziamento va a tutti quelli che hanno collaborato alla buona riuscita della Festa, con il loro lavoro, donando qualcosa o un po’ di tempo, rispondendo a quell’invito alla gratuità che il Signore ci indica con la sua vita spesa per noi.
Possano il Signore Gesù, la Vergine Maria e san Francesco, guidare sempre le nostre menti e i nostri cuori per fare la volontà di Dio, nell’unità e nella collaborazione frutti dello Spirito Santo.
Cornelio Pallares Festa degli Angeli Giuseppe Renda Nennolina Vigna
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