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La testimonianza di p. Nello, presente 50 anni fa alla Cattolica di Milano 14 Nov 2017

Dal Sessantotto al saio francescano

Nel 2018 ricorre il cinquantesimo anniversario di quel movimento culturale denominato appunto il Sessantotto. Ma in realtà esso ebbe inizio già nel 1967 e precisamente venerdì 17 novembre con l’occupazione dell’Università Cattolica di Milano ad opera degli studenti, tra cui Mario Capanna e Nello Casalini; rettore era Ezio Franceschini, membro dell’Istituto secolare dei missionari della regalità di Cristo fondato – come lo stesso ateneo milanese – dal francescano padre Agostino Gemelli.

Uno dei protagonisti di primo piano di quegli avvenimenti realmente storici, Nello Casalini – nato il 3 dicembre 1943 a Pissignano di Campello sul Clitunno –, ricorda e descrive dettagliatamene quanto accadde in quei giorni nel volumetto Preface al ’68, ora ristampato nel volume ottavo delle sue opere intitolato Per il bene comune. Un manuale per il governo (Editori internazionali riuniti, Roma 2014). Egli nella sua testimonianza ribadisce che furono certamente le novità del concilio Vaticano II a motivare quegli avvenimenti ma ricorda anche il suo viaggio a Roma, quale rappresentante degli studenti, dove incontrò il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Benelli.

Una svolta di quanto iniziato in Cattolica nel novembre 1967 è colto nel momento che gli stessi studenti dell’Ateneo milanese fecero una sorta di embargo al Corriere della Sera facendo in modo che i furgoni con le copie del giornale non potessero uscire dalla tipografia per distribuirle: infatti in quel momento secondo Casalini il movimento studentesco negava di fatto la libertà di parola da loro strenuamente difeso. Sempre Casalini – che ha vestito il saio francescano nel settembre 1976 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980 – scrive che non c’è da meravigliarsi per l’attrazione verso il francescanesimo da parte di alcuni dei protagonisti di quell’avvenimento del 1967; infatti egli sostiene che i valori da essi sostenuti – ad esempio la libertà o la giustizia – si possono riconoscere in Francesco d’Assisi e nella sua posterità.

Nel sito della Biblioteca della Pontificia Università Antonianum vi è il fondo Nello Casalini consistente in ben 442 libri; tra di essi figurano anche sue opere in cui appaiono studi sulla Bibbia, in quanto biblista, ma anche di poesie e memoriali.



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