L’ordinazione avviene durante la Messa, dopo la liturgia della Parola e prima della liturgia eucaristica.
Dopo la proclamazione del Vangelo viene invocato lo Spirito Santo con l’inno Veni creator. Al termine la Chiesa di Tortona, tramite il suo Vicario Generale, Mons. Pier Giorgio Pruzzi chiede al vescovo ordinante principale, Mons. Domenico Sorrentino, di ordinare l’eletto. Viene data lettura della Bolla Papale di nomina (da parte del Ministro Provinciale dei Frati Minori dell’Umbria, M.R.P. Claudio Durighetto).
Dopo l’omelia, l’eletto viene interrogato dal Vescovo ordinante sulla volontà di assumere gli impegni del ministero episcopale; quindi si invocano i Santi con il canto delle litanie mentre il vescovo eletto è prostrato a terra.
Momento centrale del rito di ordinazione è l’imposizione delle mani sul capo dell’eletto da parte dei vescovi e la solenne preghiera di ordinazione, con la quale viene conferito all’eletto il dono dello Spirito Santo per il ministero episcopale. Il vescovo eletto è in ginocchio e due diaconi tengono aperto sul suo capo il libro dei Vangeli. Mediante l’imposizione del libro dei Vangeli sul capo dell’ordinando, si evidenzia che il principale compito del vescovo è la predicazione della Parola, alla quale egli stesso è sottomesso.
Le parole essenziali della preghiera di ordinazione vengono pronunziate da tutti i vescovi che insieme all’ordinante principale hanno imposto le mani sull’eletto:
Effondi ora sopra questo eletto
la potenza che viene da te, o Padre,
il tuo Spirito che regge e guida:
tu lo hai dato al tuo diletto figlio Gesù Cristo
ed egli lo ha trasmesso ai santi Apostoli,
che nelle diverse parti della terra hanno fondato la Chiesa
come tuo santuario a gloria e lode perenne del tuo nome.
Riti esplicativi
A significare quanto è avvenuto con l’imposizione delle mani e con la preghiera di ordinazione il celebrante unge col sacro crisma il capo del nuovo vescovo e gli consegna il libro dei Vangeli, l’anello, la mitra e il pastorale.
Unzione crismale
L’olio profumato del crisma con cui viene unto il capo del nuovo vescovo è il balsamo della consacrazione e della partecipazione al sacerdozio di Cristo che nella sinagoga di Nazareth (cfr. Lc 4,16-21) disse: «Lo Spirito del Signore Dio è su di me perché mi ha consacrato con l’unzione» (Is 61,1-2).
Dio, che ti ha fatto partecipe
del sommo sacerdozio di Cristo,
effonda su di te la sua mistica unzione
e con l’abbondanza della sua benedizione
dia fecondità al tuo ministero.
Consegna del libro dei Vangeli
Il libro dei Vangeli che prima gli è stato poso sul capo è ora donato al nuovo vescovo perché lo annunci con la parola e la vita.
Ricevi il Vangelo e annunzia la parola di Dio
con grandezza d’animo e dottrina.
Consegna dell’anello
Come in una festa di nozze il vescovo promette fedeltà alla Chiesa, sposa di Cristo.
Ricevi l’anello, segno di fedeltà,
nell’integrità della fede
e nella purezza della vita
custodisci la santa Chiesa,
sposa di Cristo.
Consegna della mitra
Ricevendo la mitra, il copricapo che userà nelle celebrazioni liturgiche, il vescovo si impegna ad accogliere la grazia di Dio per camminare nella santità.
Ricevi la mitra
e risplenda in te il fulgore della santità,
perché, quando apparirà il Principe dei pastori,
tu possa meritare la incorruttibile corona di gloria.
Consegna del pastorale
Infine, viene consegnato il pastorale, che ricorda il bastone con cui i pastori guidano le loro pecore: infatti il vescovo è guida e pastore della Chiesa di Dio che gli viene affidata.
Ricevi il pastorale,
segno del tuo ministero di pastore:
abbi cura di tutto il gregge
nel quale lo Spirito Santo ti ha posto come vescovo
a reggere la Chiesa di Dio.
Insediamento
Tutti si alzano in piedi. Il nuovo vescovo, entrato a far parte del Collegio Episcopale, è invitato dal vescovo ordinante principale a sedersi al primo posto fra tutti i vescovi concelebranti.
Abbraccio di pace
L’abbraccio e il bacio di pace tra il nuovo vescovo e i suoi confratelli manifesta l’unità del collegio episcopale, prolungamento dell’unità del collegio degli apostoli.
Te Deum
Al termine dell’orazione dopo la comunione si intona l’inno Te Deum, mentre il nuovo Vescovo scende tra i fedeli per impartire a tutti la benedizione episcopale.
Per tutta la celebrazione il nuovo Vescovo viene accompagnato da due sacerdoti “assistenti”, legati al cammino di P. Vittorio: sono due compagni di infanzia, don Andrea Crevola della diocesi di Biella, e P. Sergio Prina Cerai, frate minore della Provincia Serafica di Assisi. Come P. Vittorio sono cresciuti nella Parrocchia di Sant’Eusebio in Valle Mosso nella diocesi di Biella.
Due le immagini ricordo. Una riproduce l’Annunciazione di Prete Ilario da Viterbo (1393) custodita all’interno della Porziuncola; l’altra raffigura la stessa chiesa della Porziuncola. La frase evangelica riportata è tratta dal Vangelo secondo Giovanni (21,27): «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». È la risposta di Pietro alla domanda di Gesù ripetuta per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».
Molti amici hanno voluto esprimere il loro affetto attraverso un dono: la gratitudine per tutti e per ciascuno, si fa preghiera all’altare del Signore.
P. Vittorio ha invitato quanti hanno manifestato il desiderio di fare un regalo a non dimenticarsi dei poveri: un fondo di carità raccoglie donazioni per situazioni di povertà.
Lunedì 8 dicembre 2014, solennità dell’Immacolata Concezione, il vescovo Vittorio presiederà la celebrazione eucaristica nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, alle ore 11.30 (trasmissione in diretta streaming sulla WebTV della Porziuncola).
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Domenico Sorrentino Ordinazione Porziuncola Vittorio Viola
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