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II Serata del Settenario di Natale in Porziuncola 19 Dic 2019

Adonai, Signore mio, tu sei il mio rifugio

Adonai è l’antifona maggiore cantata nella seconda serata del settenario in preparazione alla solennità del Natale. Dopo la prima meditazione tenuta da p. Matteo Polato, ieri è stato p. Alessio Mecella a condurci nella contemplazione di questo secondo aspetto del Messia atteso dal Primo Testamento.

Dopo aver ricordato che la preghiera della Liturgia delle Ore unisce tutta la Chiesa nel rendere lode a Dio, p. Alessio ha sottolineato come Dio si sia manifestato agli israeliti come “Il Signore-Adon” quando, ascoltando il loro grido, è intervenuto per liberarli dalla condizione di schiavitù in Egitto. 

L’appellativo Adon-aì, allora, con l’aggiunta della particella –aì, esprime la relazione che esiste tra chi parla e il Signore Dio Onnipotente e Creatore: “Signore di me!”, “Signore mio!”. Indica una prossimità in cui ci si riconosce familiari e una relazione nella quale si vuole trovare rifugio e protezione.

“Stasera quel nome - Adonaì - proromperà dai cuori, risuonerà nei nostri orecchi, e salirà al cielo dal suo popolo in preghiera – ha proseguito p.Alessio – stasera il corpo di Cristo riunito in molte membra prega insieme il Padre chiamandolo Signore mio - Adonaì - Signore di tutto me stesso al di sotto del quale trovo rifugio”. La certezza che Dio verrà a salvarci come ha già compiuto con i nostri Padri si tramuta in motivo di gioia e San Paolo ce lo ricorda: “Rallegratevi nel Signore, sempre”.

Nel Nuovo Testamento troveremo questa invocazione sulla bocca di Elisabetta, di Maria di Magdala, di Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”

Il paradosso straordinario è accorgersi che il braccio potente cui stiamo chiedendo la liberazione…è quello di un neonato! Quel braccio potente sono le due braccia di Gesù distese sul legno della croce che ci permettono “di partecipare alla sorte dei santi nella luce!”

P. Alessio ha concluso esortando l’assemblea, davanti alla scelta tra bene e male, a seguire l’esempio di un testimone come Francesco d’Assisi che davanti alle braccia distese di Gesù dentro la Porziuncola disse: “Signore desidero che chiunque passi per questa chiesa pentito per il male commesso possa ricevere il più ampio perdono possibile.” 



Alessio Mecella Natale O Adonai Porziuncola Settenario

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