Nella sesta serata della Novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria (I - II - III - IV - V serata), p. Paolo Guerrini ha offerto la sua riflessione a partire dal brano giovanneo delle nozze di Cana. Le nozze sono l’immagine più bella dell’alleanza tra Dio e il suo popolo, un amore più forte di ogni infedeltà e della stessa morte.

Maria partecipa alla festa ed è una presenza amicale, pronta ad accorgersi della incipiente mancanza di vino: nella sua preghiera entrano gli altri, non è preoccupata di sé ma si fa maestra dell’intercessione. Pronuncia le sue prime e ultime parole in questo Vangelo: “Fate tutto quel che vi dirà”. Ci spiega la strada per reintrodurre l’amore nel mondo: l’ascolto della Parola di Gesù è capace di trasformare l’acqua della nostra umanità nel vino della sua divinità.

“Forse questo non avviene – ha proseguito p. Paolo – perché mi sono arreso all’apparente inutilità di certe fatiche, di alcuni sacrifici cercando la ‘ragionevolezza’ dell’amore? Ma l’amore non è forse ‘illogico’ per sua stessa natura?” Così Dio ti raccoglie e quella che appare agli occhi altrui una fatica inutile, Lui la trasforma nel cammino della tua umanizzazione, della tua pienezza.

Maria, dunque, ci aiuta a cambiare la nostra immagine di Dio e insistendo per questo miracolo ci mostra che a Dio interessa la felicità degli uomini e che questa gli sta a cuore, ma che non si sottrae al nostro impegno e alla nostra libertà e ci ricorda che: “Amare significa donare sempre, anche quando sembra … inutile!”