È giunto il tanto atteso giorno di san Francesco: preparato da un triduo (1^ meditazione – 2^ – 3^) che ci ha aiutato ad entrare nel vivo della festa, preceduto dalla solenne celebrazione del Transito del Santo il 3 ottobre (Vespri e Messa) e dalla grande veglia con la processione aux flambeaux la sera dello stesso giorno.
La mattina del 4 ottobre si è aperta con la solenne celebrazione eucaristica da qualche anno presieduta dal Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, fr. Marco Tasca. Con semplicità di parole, ma con precisione e acume, fr. Marco si è chiesto: “perché tutti seguono te Francesco?”. Francesco d’Assisi non era particolarmente colto o bello, fallisce inoltre la sua esperienza in guerra per diventare “qualcuno che conta”, e allora: “perché tutti seguono te Francesco?” La risposta è invero semplice, ma non banale: Francesco è un uomo che ha contagiato, e questo contagio ha un nome preciso: Gesù Cristo e il Suo Vangelo. C’è una vita nuova in essi e questo contagia, attira le persone. San Francesco ci chiama quindi non a contagiare gli altri con le lamentele e la negatività della vita, cosa che fin troppo spesso accade attorno a noi!, ma con le cose belle, doni di Dio, per diffondere il bene ovunque.
Alle ore 10.00, si è poi celebrata la messa nella nostra Infermeria provinciale, fr. Maurizio Verde, Vicario del convento, ha aiutato i frati anziani e malati e vivere con gioia la festa del nostro santo fondatore. Francesco morente invita i suoi frati a “fare la loro parte” guidati da Cristo, e anche la sofferenza e la malattia, se portate con fede, sono un “fare la nostra parte” come offerta a Dio per la conversione dei cuori e la salvezza del mondo.
In Basilica poi la giornata è trascorsa placidamente, un caldo sole autunnale ha salutato i pellegrini che partecipavano alle messe o semplicemente portavano un saluto o una preghiera alla Cappella del beato Transito e ai luoghi delle origini del francescanesimo. Numerosi altri fedeli si sono recati su in Assisi per festeggiare il Santo sulla sua tomba con grande gioia e solennità.
I secondi Vespri della Solennità hanno poi chiuso questi giorni di gioia e di preghiera. Alle ore 19.00, fr. Claudio Durighetto, Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria, ha idealmente raccolto tutte le preghiere e le intenzioni dei pellegrini invitando a lodare Dio per tutti i suoi doni e benefici. Ha inoltre ricordato che la vita di san Francesco ci mostra come le beatitudini del Vangelo sono reali e possibili per tutti, con esse si può diffondere una cultura di pace e di amore che può contrastare quella di morte e di guerra nella quale purtroppo tanto spesso viviamo. Come san Francesco, siamo chiamati ognuno a dare il nostro contributo per rendere più bello il mondo. Nella piccolezza e nella semplicità il Signore ci farà grandi, proprio come san Francesco: “la via per andare in su è quella di andare in giù”, dicevano i nostri antichi padri.
La festa si è conclusa. Con il cuore i frati minori della Porziuncola ringraziano i numerosi pellegrini che hanno condiviso con loro la gioia di questi giorni e tutti quelli che hanno fatto sì che le celebrazioni si svolgessero con ordine e decoro, aiutando la gente a pregare e ad incontrare il Signore Gesù sulle orme del Poverello d’Assisi. Il Signore vi dia la pace!
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio,
concedi a noi miseri di fare, per tuo amore,
ciò che sappiamo che tu vuoi,
e di volere sempre ciò che a te piace, affinché,
interiormente purificati, interiormente illuminati
e accesi dal fuoco dello Spirito Santo,
possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto,
il Signore nostro Gesù Cristo,
e con l’aiuto della tua sola grazia giungere a te, o Altissimo,
che nella Trinità perfetta e nell’Unità semplice
vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente
per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Celebrazioni Claudio Durighetto Infermeria provinciale Marco Tasca Maurizio Verde Omelia Porziuncola San Francesco
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