Il Gloria è un antico inno di lode, una forte acclamazione in cui si esalta la grandezza e la misericordia di Dio Padre e del Figlio nell'unità dello Spirito Santo. Esso risale al secolo IV, ma entra nella Messa romana soltanto all'inizio del VI, utilizzato dapprima solamente nella Messa di mezzanotte di Natale, poi tutte le domeniche e nelle feste dei martiri; più tardi fu riservato al papa, poi ai vescovi.
Oggi si recita, si dialoga o si canta il Gloria tutte le domeniche, in tutte le Solennità e Feste, eccetto in Avvento e Quaresima.
Il Kyrie (Signore, abbi pietà di noi), era come abbiamo visto, l'Avvento, il Gloria invece è il Natale. L' Avvento è seguito immediatamente dal Natale e questo non solo nel ciclo dell'anno liturgico, ma anche nella celebrazione di ogni Messa, perché essa è una piccola festa natalizia. Come a Natale, il Figlio di Dio, sotto le sembianze di un bambino è sceso sulla terra, è stato avvolto in panni dalla Madonna e riposto nel Presepio, così avviene in ogni Santa Messa: infatti il Figlio di Dio scende sotto le specie del pane e del vino: la tovaglia di lino si può paragonare alle fasce e l'altare al presepio.
Vediamo quindi che belle relazioni passano fra il Natale e la Messa: ecco perché il Kyrie è seguito da un inno natalizio, il Gloria in excelsis Deo.
Questo inno, è quello che gli Angeli, alla nascita di Gesù, hanno cantato sopra la sua culla, e sopra la pianura di Betlemme: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che Egli ama».
Che cosa hanno voluto significare gli Angeli con queste parole? Essi hanno espresso il programma del Redentore: Egli è disceso sulla terra. Egli si è fatto uomo. Egli è salito sulla croce per un duplice fine: prima di tutto per restituire al suo Eterno Padre l'onore che gli era stato tolto dal peccato e poi per riconciliare l'uomo con Dio ed apportargli la pace.
L'onore quindi di Dio e la pace degli uomini sono stati lo scopo di tutta la Redenzione e sono pure il fine della Chiesa, il nostro e quello della S.Messa. Noi infatti celebriamo il Santo Sacrificio per rendere a Dio l'onore che gli è dovuto ed anche per assicurarci la pace, cioè il perdono dei peccati, la grazia della Redenzione.
Dobbiamo, però, osservare che questo è anche il contenuto della bella preghiera che la Chiesa ha composto, amplificando l' Inno Angelico e che dice: Sia gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace sulla terra agli uomini che Egli ama.
Il Gloria che recitiamo nella Messa si compone di un'introduzione e di tre parti.
La prima di essa è una lode e nel medesimo tempo un ringraziamento al Padre celeste: osserviamo come la Chiesa cerca e sceglie le parole più adatte per esprimere la magnificenza di Dio, ma, malgrado i nostri sforzi, il nostro linguaggio è sempre troppo povero.
Attiro la vostra attenzione soprattutto su questo versetto «Ti ringraziamo per la tua gloria infinita»: in generale noi ringraziamo per un favore ricevuto, qui invece siamo grati di poter partecipare alla grandezza e magnificenza di Dio, di poterlo lodare.
La seconda parte è rivolta al Figlio divino e non è più lode, ma una domanda di pace. In realtà la parola pace non è neppure pronunciata, ma noi sappiamo che significa «Redenzione» ed è questa che chiediamo al Figlio. Fra gli altri titoli di gloria, noi lo chiamiamo l'Agnello di Dio come l'ha designato Giovanni Battista: «Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo». Egli è il vero Agnello pasquale che è stato immolato per noi e che ci ha apportato così la pace.
Nel Gloria noi pronunciamo tre volte questa domanda di redenzione e la rivolgiamo al Signore che siede alla destra del Padre. Terminiamo questa seconda parte con una lode a Cristo che è il solo Santo, l'Altissimo.
In ultimo brevemente viene nominato lo Spirito Santo e precisamente in relazione con le due altre divine persone. L'inno di lode è quindi un omaggio alla SS. Trinità.
Tutte le volte che cantiamo il Gloria siamo trasportati in cielo e partecipiamo al culto divino come l'ha descritto S. Giovanni nell'Apocalisse. Gli Angeli cantano il Gloria intorno al padre celeste,assiso sul suo trono, avente davanti a lui lo Spirito Santo.
L'agnello divino con il libro su cui sta scritto «Gloria et Pax» cioè onore e pace: questo è il senso profondo dell'opera della Redenzione.
Se ci chiediamo ora quale sia il significato del Gloria nello svolgimento della Messa, possiamo dire che è la preghiera mattutina e solenne della Chiesa, il saluto e la lode alla SS. Trinità, è la lieta risposta alla supplica del Kyrie, è l'allegro canto di redenzione dei figli di Dio.
Liturgia Natale Stefano Orsi
Articoli correlati
Un Natale ricco di speranza alla Porziuncola
Celebrazioni, messaggi profondi e tradizioni: questi i segni che hanno caratterizzato il Natale 2024 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli.Una Parola di luce dal cielo che risveglia la speranza: è Natale alla Porziuncola
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è risuonato l’annuncio degli angeli ai pastori: è nato il SalvatoreMaria: la fretta dell’amore
Si è concluso il Settenario del Natale con la riflessione di fr. Giuseppe GioiaAd Assisi il tradizionale scambio di auguri natalizi tra tutte le comunità della Serafica Provincia
Durante la preghiera dell’Ora Media il saluto e gli auguri da parte del Ministro ProvincialeGabriele: il messaggero di Dio
La meditazione di fr. Alessandro Brustenghi durante la sesta serata del Settenario verso il NataleGiuseppe: l'uomo giusto
La meditazione di fr. Rosario durante la quinta serata del Settenario verso il NataleLa Solennità dell’Annunciazione alla Porziuncola
La messa prefestiva delle 18 farà memoria dei 10 anni di attività del Centro Aiuto alla vita di Assisi.
-
12 Mar 2025Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno
Alla Porziuncola la meditazione di fr. Andrea Dovio, primo appuntamento dell'itinerario quaresimale
-
25 Feb 2025Quaresima 2025 alla Porziuncola
Tutti gli appuntamenti per le celebrazioni del Tempo di Quaresima alla Porziuncola

Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies