ePrivacy and GPDR Cookie Consent management by TermsFeed Privacy Policy and Consent Generator
Discorso per il Giubileo dei governanti e dei parlamentari di Giovanni Paolo II 06 Dic 2018

I doveri del cristiano in politica

L’incontro mi è propizio per riflettere sulla natura e sulla responsabilità che comporta la missione a cui, nella sua amorosa provvidenza, Dio Vi ha chiamati. La vostra, infatti, può ben essere considerata come una vera e propria vocazione all’azione politica: in pratica, al governo delle nazioni, alla formazione delle leggi e all’amministrazione della cosa pubblica, a vari livelli.

È necessario allora interrogarsi sulla natura, sulle esigenze e sugli scopi della politica, per viverla da cristiani e da uomini consapevoli della sua nobiltà e, insieme, delle difficoltà e dei rischi che essa comporta. La politica è l’uso del potere legittimo per il raggiungimento del bene comune della società: bene comune che, come afferma il Concilio Vaticano II, “si concreta nell’insieme di quelle condizioni sociali che consentono e favoriscono negli esseri umani, nelle famiglie e nelle associazioni il conseguimento più pieno e più spedito della propria perfezione” (Gaudium et spes, 74).

L’attività politica deve perciò svolgersi in spirito di servizio. Giustamente il mio predecessore Paolo VI ha affermato che “la politica è una maniera esigente...di vivere l’impegno cristiano a servizio degli altri” (Octogesima adveniens, 46). Perciò, il cristiano che fa politica - e vuole farla ‘da cristiano’ - deve agire con disinteresse, cercando non l’utilità propria, né del proprio gruppo o partito, ma il bene di tutti e di ciascuno, e quindi, in primo luogo, di coloro che nella società sono i più svantaggiati.

Nella lotta per l’esistenza, che talvolta assume forme spietate e crudeli, non sono pochi i ‘vinti’, che vengono messi inesorabilmente da parte. […] Questa deve essere, appunto, la preoccupazione essenziale dell’uomo politico, la giustizia: una giustizia che non si contenti di dare a ciascuno il suo, ma tenda a creare tra i cittadini condizioni di uguaglianza nelle opportunità, e dunque a favorire quelli che per condizione sociale, per cultura, per salute rischiano di restare indietro o di essere sempre agli ultimi posti nella società, senza possibilità di personale riscatto.

Giovanni Paolo II

Per approfondimenti vai su San Bonaventura Informa



Bene Bene comune Cristiani Politica San Giovanni Paolo II Testimonianza

Articoli correlati

17 Mar 2023

“Con Dio niente è impossibile”

La storia di Michele Dal Bianco
30 Gen 2023

Cronache da Smirne

Testimonianza di fra Pietro Mechelli
23 Gen 2023

Natale a San Pietroburgo

Testimonianza fra Iuri Cavallero
20 Gen 2023

Vicini e differenti

Diario Nizzardo di fra Adriano Bertero
16 Gen 2023

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 2023
12 Dic 2022

“Vale la pena fidarsi di Dio!”

Lunedì 26 dicembre 2022 alle ore 15.30 incontro in ricordo del carissimo p. Emidio Alessandrini
03 Mar 2023

Maratona di lettura dei giovani di EoF per le donne afghane e iraniane

L’8 marzo alle ore 21 presso la Sala della Spogliazione ad Assisi