Al termine di una giornata ancora molto calda che ha visto moltissima gente transitare in Basilica per pregare, si è svolta la seconda serata del Triduo in preparazione alla solennità del Perdono di Assisi. Dopo un breve riassunto dei contenuti affrontati la sera precedente (I serata), fr. Mauro Galesini ha continuato le sue meditazioni ponendosi una domanda: “Abbiamo paura del Signore che bussa? Perché la prima reazione a qualcuno che pare stia entrando per una porta chiusa può essere la paura. Tuttavia Dio non vuole scassinare la porta, non vuole rubare nulla e nemmeno conquistare la casa, non porta con sé armi, non è un nostro rivale.

La lettera ai Filippesi al capitolo secondo afferma che Gesù pur essendo Dio svuotò se stesso diventando servo, umiliando se stesso fino alla morte in croce. Non porta quindi nulla che ci schiacci, “ha continuato fr. Mauro, “è nudo, spogliato, non può metterci a disagio anzi vuole abbracciarci nelle nostre nudità, nelle cose che ci fanno a volte vergognare. Lui viene per salvarci, per ridonarci il suo amore. Anche Francesco d’Assisi si spoglia dei suoi averi, dei denari, della sua volontà: capisce che si è amati per quello che siamo e non per quello che abbiamo. Il Perdono di Dio è il suo dirci che ci ama, il suo farsi vicino affermando che anche noi dobbiamo guardarci con i suoi occhi.” Il predicatore ha quindi concluso la serata ponendo all’assemblea una domanda: “Noi rendiamo felici gli altri, cioè li amiamo, li perdoniamo come fa Dio con noi? Solo passando per la porta della spogliazione possiamo incamminarci su questa strada.” 

Maria, la vergine degli Angeli, ci guidi in questo cammino verso il Perdono di Dio.