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Domenica 18 aprile alle 15:30 all'abbazia di San Pietro in Assisi 20 Apr 2021

La ricchezza dei carismi della Chiesa

Domenica 18 aprile 2021, dopo 2 anni visto che l'anno scorso non si era potuto svolgere, si è rinnovato lo scambio fraterno di doni tra i Frati Minori della Porziuncola e i Monaci Benedettini dell’Abbazia di S. Pietro di Assisi. 

Il “Rito della fratellanza” ha un’origine antica. Secondo gli storici, subito dopo aver ricevuto l’approvazione orale della protoregola da parte di Papa Innocenzo III, Francesco, prendendo in considerazione il continuo aumento dei frati nell’Ordine, si mise alla ricerca di una residenza che avesse un riconoscimento ecclesiale: chiese , allora, di poter stare, insieme ai suoi primi frati, a Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.

La Compilatio Assisiensis e lo Speculum perfectionis sono concordi nell’affermare che Francesco andò prima dal Vescovo Guido e poi dai canonici della Cattedrale di San Rufino, senza però ricevere in custodia alcuna chiesa che essi possedessero. Solo a quel punto, Francesco si rivolse ai Benedettini del monte Subasio, parlando direttamente con l’Abate (probabilmente un certo Teobaldo I) per chiedere di poter ricevere la custodia dell’antica chiesetta. I monaci gliela concessero a condizione che se l’Ordine si fosse ampliato, la chiesetta fosse divenuta capo di tutte le loro chiese. Così Francesco ogni anno faceva portare un cesto di lasche, piccoli pesci di acqua dolce, non solo quasi a voler pagare una sorta di “affitto” per l’utilizzo della Porziuncola, ma anche per ringraziare in umiltà e povertà i Monaci Benedettini.

Quest’oggi si rinnova la consuetudine. I saluti e gli interventi dell’Abate, Dom Riccardo, e del Custode della Porziuncola, p. Massimo Travascio, hanno ricordato, prendendo spunto dall'enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, che il segreto dell’autentica esistenza umana è nel non dimenticare che «la vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza». La ricchezza dei carismi nella Chiesa è da valorizzare sempre: «Siamo fatti per l’amore e c’è in ognuno di noi una specie di legge di “estasi”: uscire da sé stessi per trovare negli altri un accrescimento di essere. Non possiamo ridurre la nostra vita alla relazione con un piccolo gruppo e nemmeno alla sola famiglia, perché è impossibile capire sé stessi senza un tessuto più ampio di relazioni: non solo quello attuale ma anche quello che mi precede e che è andato configurandomi nel corso della vita».



Custode della Porziuncola Fratelli tutti Porziuncola

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