Proseguono a Nairobi i lavori del Consiglio Plenario dell’Ordine. I frati si confrontano su questioni impegnative come la migrazione, i giovani e la cura dell’ambiente, e lo fanno con uno stile di conversazione chiamato “World Cafe”: più gruppi di persone condividono idee sull’argomento spostandosi periodicamente da un gruppo ad un altro. Un responsabile per gruppo è incaricato di raccogliere e riassumere schemi e argomenti comuni presentati dai diversi partecipanti.
Martedì 19 giugno, col nuovo stile di confronto acquisito, si è discusso su “I giovani”, “Fraternità in missione” e “Migranti, profughi e rifugiati”: con quest’ultimo tema, in particolare, si è voluto esprimere il desiderio dell’Ordine di prendere parte attiva alla discussione globale sulla migrazione nell’occasione della Giornata mondiale dei rifugiati che si sarebbe celebrata all’indomani. La dimensione della migrazione umana, oggi, non ha precedenti storici. Riflette la profonda povertà di alcune regioni del mondo e causa tensioni sociopolitiche in alcuni dei Paesi che ricevono immigrati. I frati vivono e lavorano sia nei Paesi da cui partono le persone che nei Paesi in cui l’arrivo di immigrati provoca tensioni sociali. Le persone lasciano i loro Paesi di origine per molte ragioni, violenza, persecuzioni politiche, forme moderne di schiavitù, corruzione e ricerca di una vita migliore per se stessi e le loro famiglie. “Credo che l’immigrazione debba essere vista come un’opportunità per la Chiesa – ha affermato p. Tosmislav Sanko ofm durante il suo rapporto – : se la Chiesa si ritira corre il rischio di tradire la propria missione, ma se la Chiesa non offre speranza, chi lo farà?”. Sono tanti i punti di vista espressi, ma comune il desiderio di promuovere l’uomo indipendentemente dalle diverse opinioni sulla protezione delle frontiere e la circolazione delle persone.
I lavori del 20 giugno sono stati introdotti dalla lettura del passo della Legenda Maggiore nella quale san Francesco ammonisce i frati a vivere “alla maniera dei poveri” e “da pellegrini e forestieri”: questo ha contribuito ad aprire il cuore ad uno spirito di discernimento, di visione e immaginazione. Quattro i temi trattati. Al mattino l’“Evangelizzazione nello spirito della Laudato si’”: papa Francesco in tale enciclica evidenzia come non si possa pretendere di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi. E noi frati francescani come possiamo essere una fraternità “evangelica”, sempre aperta alle nuove sfide della società? Il secondo tema: “Un mondo che cambia rapidamente”. La società attuale è caratterizzata dalla velocità del processo di cambiamento e di trasformazione. I consiglieri sono stati chiamati a confrontarsi su come questo influenzi la nostra vita e ad interrogarsi su come sia possibile operare un cambiamento positivo, guidati dalla luce del Vangelo.
Nel pomeriggio i consiglieri sono stati invece chiamati a confrontarsi su due tematiche: “Strumenti di pace di fronte alla violenza contemporanea” e “La vita religiosa e la visione di Papa Francesco”. Che cosa accadrebbe se potessimo rispondere in modo creativo alle nuove forme di violenza nel nostro mondo di oggi? E cosa Papa Francesco se fosse qui ora ci chiederebbe e cosa di distinto noi frati minori abbiamo da offrire alla Chiesa guidata pastoralmente da Papa Francesco? queste alcune domande che hanno aiutato la discussione.
A seguire è stato proposto ai consiglieri un documentario su: “Il Sultano e il santo” promosso dalla Università di San Bonaventura di New York per la celebrazione del VIII centenario dell’incontro di san Francesco con il sultano 1219-2019, documentario bene realizzato che mostra, nel nostro contesto attuale caratterizzato da dispute e paure tra i popoli, il pellegrinaggio interiore ed esteriore che ha portato san Francesco ad incontrare il sultano. Subito dopo i frati hanno celebrato la santa Messa presieduta del fr. Julio Bunader e animata dai nostri studenti della casa di formazione di Langata.
Giovedì 21 giugno è continuato il processo di discernimento, arricchito da una revisione dei Mandati dell’ultimo Capitolo Generale 2015, svoltosi presso la “Basilica della Porziuncola” nella bellissima città di Assisi, dove San Francesco è nato, cresciuto e rinato alla vita eterna. Dal 10 maggio al 6 giugno dello stesso anno, i frati di tutto il mondo hanno discusso e celebrato l’identità francescana producendo un documento finale con decisioni e mandati. Il Vicario generale, Fr. Julio Bunader ofm, ha fatto una presentazione su questi mandati e ha presentato un elenco degli sforzi intrapresi dal Definitorio generale negli ultimi tre anni. Ha sottolineato in particolare: le linee guida sulla vita francescana, la missione, la formazione, GPIC e la dimensione contemplativa nella vita dei frati; vivere il voto di povertà più autenticamente tramite una adeguata gestione economica, una corretta amministrazione e una accurata registrazione contabile, per favorire una più stretta collaborazione tra le entità dell’Ordine.
Questo e tanto altro, in dettaglio, nella sezione web dedicata dal sito dell’Ordine al Consiglio Plenario 2018.
Consiglio Discernimento Julio César Bunader Laudato si’ Migranti OFM Rifugiati
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