Con l’acquisizione delle terre del Monte Nebo (Giordania), il 4 ottobre 1932, la Custodia di Terra Santa iniziava l’avventura archeologica sul luogo da cui Mosè vide la terra promessa. Da allora, ogni anno, si sono susseguite le campagne di scavi dirette dai Frati Minori della Custodia. Agli inizi di luglio 2006, Fr. Pierbattista Pizzaballa, allora Custode di Terra Santa, decise di dare nuova vitalità a questo luogo con l’istituzione di una Fraternità stabile con il compito di animare il Santuario con la vita di preghiera e l’accoglienza ai pellegrini.

Per molti anni la direzione e la cura del Memoriale di Mosè sono state affidate a Fr. Michele Piccirillo, archeologo di fama mondiale e docente presso la Facoltà di Studi Biblici e Archeologici della Flagellazione in Gerusalemme, scomparso prematuramente nel 2008.

Dal Nebo Giovanni Paolo II, nel 2000, iniziò il suo pellegrinaggio ai Luoghi della Redenzione. Indimenticabile la figura del Pontefice che scruta il panorama della Terra Santa sotto la grande croce del Santuario.

Il Monte Nebo è l’unico santuario della Custodia presente in Giordania ed è anche l’unico luogo, alle porte della Terra Santa, legato all’Antico Testamento.

Il racconto della pellegrina Egeria lo elenca tra i luoghi frequentati già alla fine del IV secolo. Numerosi sono i visitatori, ebrei, cristiani e musulmani, che annualmente raggiungono il Nebo da tutto il mondo. Per il futuro la Custodia ha in progetto di rendere disponibili alcuni ambienti per l’accoglienza e il ritiro, in particolare per la chiesa locale. Il sito del Franciscan Archeological Institute riporta la storia del Nebo ed i resoconti delle campagne di scavi finora condotte.