In questa terza sera, ultima del mese di luglio e vigilia dell’inizio della grande solennità del Perdono, il Vescovo di Gubbio, S.E. Mons. Luciano Paolucci Bedini, ha concluso il cammino proposto nel Triduo da lui guidato nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli: contemplare, ed annunciare allo stesso tempo, il profondo rapporto che esiste tra la santità e il perdono.
Dopo aver visto (riascolta la prima e la seconda meditazione) che tutti siamo chiamati alla santità dal Santo per eccellenza che è Dio, e che tutti siamo santi perché perdonati, facciamo un passo ulteriore ancora avvalendoci di un testo sacro tratto dagli scritti di San Paolo apostolo.
Il messaggio di questa sera Paolo, ed il Vescovo Luciano, lo rivolgono ai credenti, a coloro che hanno conosciuto Cristo e hanno cominciato a credere in Lui e a vivere del suo Vangelo. Innanzitutto l’esortazione forte: “vi scongiuro nel Signore, non comportatevi più come i pagani”, come coloro che non hanno Dio, non ne sentono il bisogno e non ne riconoscono la paternità. Ci mette in guardia, Paolo, a non tornare a comportarci come chi non ha Dio, ora che siamo famigliari di Dio non comportiamoci come se gli fossimo estranei! Non conoscere la grandezza della sua Misericordia e la durezza del nostro cuore ci rendono estranei alla vita di Dio …
Cristo ci invita ad abbandonare, con la sua condotta, l’uomo vecchio che si corrompe, perché va dietro alle proprie passioni, e a rinnovarci rivestendo l’uomo nuovo che ci è mostrato nell’umanità di Cristo. Le indicazioni di Paolo in questo senso sono molto concrete: bando alla menzogna e dite la verità, forse vi adirate ma non scaricate l’ira sul vostro fratello, … non date spazio al Diavolo: lui che non ha potere su di noi, trova vantaggio da ogni spazio libero (perché lasciato vuoto da un amore che non c’è) che poniamo tra noi e Dio e tra noi e il fratello. Ed altre numerose indicazioni elencate da san Paolo e riprese e commentate dal Vescovo, come potrete ascoltare dal video riportato in questa pagina.
Il fine, rivestito l’uomo nuovo che è Cristo, è di essere misericordiosi come Dio è misericordioso con noi, perdonandoci a vicenda come Dio ha perdonato a noi in Cristo. Paolo parla della Chiesa e alla Chiesa, la comunità dei perdonati, che proprio per questo accoglie e perdona.
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