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Presentazione a Stroncone di quella che si ritiene essere, al momento, la più antica versione dell'Ave Maria: risale al Trecento 11 Apr 2024

Pregò e disse: Ave Maria

Si è tenuta nel pomeriggio di domenica 7 aprile a Stroncone (un grazioso borgo sulle colline della conca ternana), presso il nostro Santuario del Beato Antonio Vici – Casa dell’Ave Maria, una graziosa presentazione. Si è trattato della preghiera dell’Ave Maria contenuta nel “libreciolecto”, un libretto di preghiere posseduto e utilizzato dal beato Antonio; questi risulta essere, al momento, il più antico codice conosciuto riportante il testo dell’Ave Maria: ovvero la più antica testimonianza della preghiera mariana!

Antonio Vici nacque a Stroncone nel 1381 in una agiata e signorile famiglia. All’età di 14 anni volle seguire lo zio paterno, Fra Giovanni, vestendo l’abito francescano nel convento del borgo medievale, dove trascorse il suo Noviziato per emettervi poi la professione religiosa. Mandato a Fiesole svolse l’ufficio di vicemaestro dei novizi; venne in seguito inviato in Maremma, a Piombino e quindi Corsica, per diffondevi il movimento dell’Osservanza. Ritornato in Umbria, visse per trent’anni come questuante all’Eremo delle Carceri di Assisi.

Forse pochi però sanno che una delle prime versioni del testo della più nota preghiera mariana della Chiesa cattolica (se non persino la più antica), è contenuta nel libretto delle preghiere del beato Antonio da Stroncone. L’incontro di presentazione e benedizione del prezioso documento si è aperto con il saluto di mons. Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni-Narni-Amelia e di Fr. Danilo Cruciani, Guardiano del Convento S. Francesco. Sono poi seguiti gli interessanti interventi di Fr. Pietro Messa Professore di Storia del francescanesimo presso la Facolta di Teologia della Pontificia Università Antonianum in Roma su: “La storia dell’Ave Maria” e di Fr. Miljenko Steko ex Ministro Provinciale dei Frati Minori d’Erzegovina in Medjugorje, attualmente guardiano del Convento Sant’Antonio – Roma, su: “L’Ave Maria”. Il primo relatore ha fatto notare come il testo, che consta di una trentina di parole, ha al suo centro esatto il nome di Gesù; ciò per significare che tutto a Lui concorre e tutto da lui deriva. Il secondo ha raccontato numerose e toccanti testimonianze di come, nel notissimo santuario mariano di Medjugorje, molte persone hanno trovato la loro conversione proprio grazie alla preghiera dell’Ave Maria.

Oltre a custodire le spoglie mortali del beato Antonio da Stroncone, il Santuario Casa dell’Ave Maria è una delle numerose tappe spirituali del Cammino dei protomartiri francescani, vero e proprio santuario diffuso che, anche in vista del Giubileo del 2025, sta conoscendo una crescente valorizzazione. Invitiamo tutti a fare tappa a Stroncone e a pregare un'Ave Maria!



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