Grande silenzio e solitudine si sono diffusi lungo gran parte del Sabato santo... ma dal crepuscolo vespertino ha cominciato a diffondersi e ad emergere una sobria gioia che di lì a poco, in un crescendo lieve e irresistibile, ci ha convocati in tantissimi sul sagrato della Basilica. Era notte ma il giorno di Pasqua era, ormai, imminente. Il fuoco, la benedizione del fuoco e del Cero pasquale e l'avvio della processione alla tenue luce del Cero e, pian piano, delle dieci e poi cento e mille candele che han vinto la notte, che dico la notte, la morte!
A presiedere la Solenne Vegli nella notte di Pasqua il Parroco, Fr. Saul Tambini e, a concelebrare, oltre trenta sacerdoti e i diaconi e la decina di frati del servicio liturgico e la Corale Porziuncola e insomma, non mancavea nessuno: anche gli assenti, i malati, i detenuti, le donne offese e i bambini violati, le persone sole, i sofferenti, gli ignari, i disperati e morenti: tutti presenti nella notte di Pasqua.
<>Il canto dell'Exultet ha squarciato il silenzio riempendolo di parola di salvezza. Un canto millenario che riesce a mettere insieme e canta la colpa antica e la felicità per tale colpa che ora colpa più non è: meraviglioso! E li succedersi delle nove letture a cui è affidato il compito di raccontare la nostra salvezza: Creazione, Abramo, Isacco, il Mar Rosso ele Profezie di Isaia Baruc ed Ezechiele, la testimonianza di Paolo e il racconto del Sepolcro vuoto... tutto di un fiato, serenamente e a ritmo incalzante: meraviglia! E quindi il canto dell'Alleluja: un torrente di uomini e donne magari fragili, ammaccati forse, come un sol uomo, hanno cantato e gridato la loro l'incontenibile gioia: Alleluja, Cristo è risorto e più non muore, vinta è la morte, alleluja!
E quindi l'omelia (è possibile rìvederla nel video accluso) con dei passaggi davvero incoraggianti: "Nel sepolcro vuoto vi è un annuncio fino a quel momento inedito: il corpo sepolto è risorto. Questa cosa nuova fa nuove tutte le altre cose: un giorno nuovo, un tempo nuovo sorge da quella mancanza. Qualunque sia l'allontanamento dell'uomo peccatore da Dio, esso è sempre meno profondo dal distanziarsi del Figlio dal Padre; nulla è così basso o penoso che non sia già stato raggiunto da Cristo". Sono seguiti la benedizione dell'acqua, il rinnovo delle promesse battesimali e l'aspersione dell'assemblea. Ben dopo la Mezzanotte è stata finalmente impartita la benedizione solenne ed è risuonato il mandato "Andate in pace alleluja allelluja!". E la notte era più chiara del giorno.
Giorno di Pasqua che, appena poche ore dopo, ha visto ad ogni celebrazione un gran concorso di popolo. Alle 11.30 la Solenne Eucaristia di Pasqua è stata celebrata dal Ministro provinciale, Fr. Francesco Piloni.Questi nell'omelia (è possibile rìvederla nel video accluso), ha acceso una luce su Maria Maddalena che, prima testimone della Risurrezione, corre al sepolcro e trova la tomba aperta; sbalordita, perduta, sconvolta non riesce ad entrare e va ad avvisare Pietro e Giovanni ed anch'essi corrono. E giunti al Sepolcro guardano e vedono e credono. E ripartono a dirlo agli altri: meraviglioso!
Lungo tutta la giornata di domenica 31 è poi continuato, ininterrotto, il flusso di tantissima gente che ha assediato la basilica e la Porziuncola; fino all'ora del primo Vespro dell'ora legale illuminato dal sole ormai al tramonto. Secondi Vespri presieduti dal Custode, Fr. Massimo Travascio che ha voluto sottolineare soprattutto il tratto di Gesù che entrando a porte chiuse la sera di PAsqua annuncia ai discepoli: Pace a voi". Di seguito un suo pensiero tratto da un'attualissima citazione dellla Costituzione Gaudium et Spes del Concilio Vaticano II: Il Figlio incarnato, Principe della pace, per mezzo della sua croce ha riconciliato tutti gli uomini con Dio; ristabilendo l'unità di tutti in un solo popolo e in un solo corpo, ha ucciso nella sua carne l'odio e, nella gloria della sua resurrezione, ha diffuso lo Spirito d'amore nel cuore degli uomini. Al termine quindi il congedo e la chiusura delle porte quando ancora numerosi visitatori chiedevano di poter entrare. Santa Pasqua di risurrezione a tutti!
Basilica di Santa Maria degli Angeli Francesco Piloni Massimo Travascio Pasqua Porziuncola Saul Tambini Veglia
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