Dopo l'apertura e le celebrazioni del 1 agosto, la giornata del Perdono si è aperta fin da subito, verso le 6.30 di mattina, con una grande partecipazione di fedeli desiderosi di confessarsi. I frati e i sacerdoti giunti da ogni dove, hanno donato il loro tempo per permettere ai fedeli di riconciliarsi con il Padre della Misericordia e anche i numerosi volontari si sono spesi pienamente per agevolare questo compito.
Tutte le celebrazioni sono state trasmesse integralmente sui canali social della Provincia Serafica di san Francesco dei Frati Minori di Umbria e Sardegna e in particolare sul sito dell’evento www.perdonodiassisi.org, ove si poteva anche regalare un santino personalizzato di san Francesco ad una persona cara o lasciare un’offerta a sostegno del santuario o dell’infermeria provinciale dei Frati Minori.
La giornata è scorsa in maniera intensa, ma ben ordinata, grazie anche al servizio d’ordine di tutte le forze in campo: polizia, carabinieri, volontari ecc. Un flusso quasi ininterrotto di gente ha continuato ad attraversare la piccola chiesa dedicata alla Vergine degli Angeli e la Basilica ha raggiunto la sua capienza massima con la celebrazione eucaristica delle h. 11.30 presieduta da S.E. Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova. “Il Perdono è un dono straordinario da chiedere a Dio e da custodire” ha affermato sua eccellenza, “ma l’uomo di oggi sente il bisogno di essere salvato? Oppure si sente la misura del bene e del male? Il mondo predica una vita senza Dio, un Vangelo senza fede, con un orizzonte solo terrestre: in questa visione non c’è posto per il perdono. L’uomo vuole più spesso essere discolpato, non perdonato. Il cristiano non è solo un brav’uomo, ma è un uomo redento da Cristo, è colui che vive l’esperienza di Gesù e vuole portare agli altri il volto del Figlio.”
Nel primo pomeriggio, verso le h. 14.30, dopo due anni di sospensione per la pandemia, la piazza della Basilica ha rivisto con gioia la marcia francescana che ha portato tanti giovani e famiglie alla Porziuncola da molte strade diverse e li ha aiutati a tornare pellegrini mendicanti che guardano all’infinito, perché “ora che siamo nati, non moriremo più”, da cui il titolo: “Infinitamente buono”. Per ben due ore i marciatori sono transitati in Porziuncola sostando un attimo in silenzio affidando a Dio tutte le loro intenzioni e molte sono state le lacrime di gioia per la grazia ricevuta.
Alle h. 19.00 il Ministro Provinciale fr. Francesco Piloni ha presieduto, a conclusione della giornata, i Primi Vespri della solennità. “Si aprì il santuario del Cielo e apparve l’arca dell’Alleanza”, con queste parole dell’Apocalisse il Ministro ha voluto sottolineare come tutti quelli che sono transitati in Porziuncola abbiano vissuto un “pezzo di Paradiso”. Dio ha un’intenzione d’amore per noi, che sgorga dalla sua passione, morte e risurrezione, con questo criterio dobbiamo leggere, valutare e interpretare la nostra storia passata, presente e futura. Questo lembo di Paradiso è stato possibile viverlo grazie alla missione affidata alla Chiesa simboleggiata dalla donna che deve partorire dell’Apocalisse insidiata dal drago. È la chiesa che cammina nella storia e ci evangelizza donando le cose più preziose: i doni di Dio, tra cui la misericordia e il perdono.
La basilica è rimasta poi aperta fino alle h. 23.00 per dare un’ultima possibilità ai tanti pellegrini, marciatori, amici o semplicemente turisti, di far visita alla Porziuncola lasciando così che al silenzio della notte il compito di chiudere questi due giorni intensi e bellissimi del Perdono di Assisi.
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