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Festa del Crocifisso di frate Innocenzo a San Damiano 27 Apr 2019

Sfogliare il libro della croce di Cristo

Francesco e i suoi compagni «erano continuamente intenti a pregare Iddio, applicandosi all’esercizio dell’orazione e della devozione più con la mente che con la voce, per la ragione che non avevano ancora i libri da chiesa [...]. Ma al posto di quei libri, fissandovi ininterrottamente lo sguardo, sfogliavano e risfogliavano il libro della croce di Cristo, giorno e notte, istruiti dall’esempio e dalla parola del padre che continuamente faceva loro il discorso della croce di Cristo». (LM 4,3; FF 1067)

Sfogliare e risfogliare il libro della Croce di Cristo: un amore, uno sguardo interiore che a partire da Francesco e dai suoi frati ha plasmato non solo la spiritualità europea, ma anche l’arte: a partire dagli anni settanta del Duecento fino al primo ventennio del secolo successivo, il motivo iconografico della croce dipinta si legò sempre più frequentemente alla figura di san Francesco d’Assisi, spesso rappresentato ai piedi della croce, in adorazione del Cristo, mentre il modello del Christus patiens (Cristo morto, col capo reclinato sulla spalla e gli occhi chiusi) evolveva dai modi di Giunta Pisano – riletto e affinato da Cimabue – a quelli giotteschi, in cui il corpo non si flette più con eleganza ad arco ma pende dalla croce con tutto il suo peso.

Non stupisce, quindi, che nel 1637, a distanza di quattro secoli da quel 1205 in cui il Crocifisso di San Damiano aveva parlato all’inquieto giovane Francesco, i frati del santuario abbiano chiesto ad un loro confratello siciliano, fr. Innocenzo da Petralia, di scolpire un crocifisso per la cappella laterale della loro chiesa di San Damiano. Il frate artista realizzò la sua opera in soli nove giorni di intenso lavoro, immerso in un clima di profonda devozione, e conseguendo nella rappresentazione scultorea delle sofferenze del Cristo un vivido realismo, che ancora oggi colpisce e commuove. Il Crocifisso di fr. Innocenzo conquistò presto l’affetto e alimentò la pietà di molti assisani, favorita anche dalla fama di alcuni miracoli. Si costituì poi una Pia Confraternita, i cui membri a tutt’oggi si impegnano a coltivare una speciale devozione a Gesù Crocifisso, e si prese a celebrare il Crocifisso ogni 3 maggio.

Anche quest’anno, la Festa del SS. Crocifisso, preceduta da un Triduo di preparazione, sarà l’occasione per risfogliare ancora una volta con Francesco il libro della croce di Cristo, e rileggervi il segno del suo immenso amore per gli uomini.




29 Set 2024

La comunità di Quartu Sant'Elena in festa per i 100 anni di fr. Efisio

Il 25 settembre 2024, alla presenza del Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna fr. Francesco Piloni, la comunità dei frati di Quartu Sant’Elena si è ritrovata riunita nella cappella del convento di Sant’Antonio di Padova per la celebrazione della Santa Messa.

Nell'occasione si è ringraziato il Signore per il dono della vita a fr. Efisio Concu che il 1 ottobre compie 100 anni. Fra Efisio Concu, amatissimo dai suoi confratelli e parrocchiani, rappresenta una figura storica della comunità dei Frati Minori di Sardegna e un grande esempio di umiltà, povertà, mitezza e servizio.

La Parrocchia Sant’Antonio di Padova a Quartu Sant’Elena si prepara a festeggiare con grande devozione la solennità di San Francesco d’Assisi.

Quest’anno infatti ricorrono anche due importanti anniversari: il 120° anniversario della consacrazione della Chiesa di Sant’Antonio e il 70° anniversario della sua elevazione a parrocchia.