Una storia lunga 800 anni … Dall´arrivo dei primi frati a San Giovanni d´Acri ai nostri giorni. Attualmente la Custodia di Terra Santa opera nei seguenti Paesi: Israele, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto e le isole di Cipro e Rodi (in Grecia). In essa lavorano circa 300 religiosi. Otto secoli come guardiani dei Luoghi Santi della Redenzione. Oggi i frati custodiscono 70 santuari e sono presenti in 50 di essi. È uno stare anzitutto per dare lode a Dio nella liturgia.
Per il Custode di Terra Santa, Padre Francesco Patton, questa presenza francescana di otto secoli in Terra Santa ha tutto a che fare con la memoria: Stare nei luoghi della memoria che sono i santuari dell’incarnazione e della Redenzione. P. Francesco ha affermato: “Bisogna stare nei santuari prima di tutto per rendere lode a Dio e per questo stiamo nei santuari anche quando non vengono i pellegrini, perché il primo motivo è proprio riconoscere ciò che Dio ha realizzato. Pensiamo a quello che ha realizzato a Nazareth dove ha colmato la distanza che lo separava dall’umanità, o quello che ha realizzato a Betlemme; si è manifestato a noi con il volto di un Bambino o quello che ha realizzato nei vari santuari che sono custodi qui a Gerusalemme. Dal cenacolo, al Getsemani, al Calvario, all’edicola del Santo Sepolcro; sono tutti luoghi nei quali Dio ha realizzato qualcosa che ha cambiato la nostra storia. Per salvaguardare I luoghi santi e per amore alla parola di Dio i frati hanno dovuto anche farsi archeologi … toccare le pietre che testimoniano la memoria di un evento di salvezza, che è stato luogo di venerazione nel quale le generazioni che ci hanno preceduto hanno pregato. Dal Monte Nebo - Memoriale di Mosè l´amico di Dio- che è stato riaperto l´anno scorso dopo un periodo di chiusura per restauro, fino ai principali santuari della Redenzione”.
Per p. Eugenio Alliata OFM, dello Studium Biblicum Franciscanum, “il primo compito dei francescani nei luoghi santi è stato quello di continuare la preghiera sul posto, di continuare il culto. Più moderna è certamente la storia della ricerca archeologica perché l’archeologia è una scienza moderna. I francescani hanno partecipato a questa esperienza culturale della ricerca archeologica in terra santa cercando di utilizzare gli stessi metodi usati da altri archeologici professionisti che visitavano i luoghi santi perciò hanno frequentato le università, hanno fatto studi, hanno ricevuto titoli in campo archeologico in maniera da porte fare questa ricerca professionale, sistematica e seria. Sono molti gli archeologi che durante i secoli hanno dedicato la vita per portare alla luce i luoghi che possiamo visitare oggi, tra questi: P. Bellarmino Bagatti, P. Virgilio Corbo, P. Michelle Piccirillo, P. Pietro Kaswalder, P. Stanislao Loffreda che, insieme a padre Corbo, ha lavorato a Cafarnao, diventando cosi testimoni oculari di una delle più belle scoperte nella città di Gesù”.
E ora la voce a due frati da due tra i luoghi più preziosi: dalla Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, p. Bruno Varriano OFM, Guardiano e Rettore: “Abbiamo i cristiani di Nazareth che hanno un grande amore per il luogo dell'Incarnazione, la Basilica dell'Annunciazione ma anche i pellegrini da tutto il mondo vengono qui, non solo per conoscere ma per fare esperienza di Dio nel luogo stesso dell’Incarnazione, nella casa della Vergine Santissima. Abbiamo una programmazione parrocchiale per i cristiani locali: la messa ogni mattina, ma non solo, recitiamo l’Angelus a mezzogiorno, la fiaccolata al Sabato , l'adorazione il Giovedì mentre il Martedì recitiamo il Rosario della Sacra Famiglia. Tutte queste celebrazioni vengono trasmesse in varie televisioni cattoliche in tutto il mondo e sul sito del Christian media center”.
E p. Zacheusz Dra?ek OFM, Presidente della Basilica del Santo Sepolcro: “Da tanti secoli i frati celebrano questa processione … nella forma è un po’ cambiata ma sempre si è pregato pensando a quello che Gesù Cristo ha fatto qua: la sua morte, la sua Resurrezione, l’incontro con Maria Maddalena, l’incontro con sua madre. Con questi pensieri i frati hanno da sempre pregato. Una processione che inizia e termina nello stesso luogo, ossia la Cappella del Santissimo Sacramento e ripercorre le 14 stazioni della Via Crucis . Anche al Getsemani i pellegrini attraverso una prenotazione possono partecipare all’Ora Santa nella Basilica dell’Agonia di Gesù. Ogni venerdì alle 15.00 in inverno e 16.00 in estate i frati francescani con i fedeli di Gerusalemme e i pellegrini fanno memoria del cammino fatto da Gesù. Tra le strade di Gerusalemme si snoda il percorso della Via Dolorosa, la via che vide Gesù dirigersi verso il Calvario caricato della croce. Nove stazioni si incontrano nel percorso che conduce al Santo Sepolcro dove sono raccolte le ultime cinque stazioni”.
Fonte: Christian Media Center
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