Questa mattina, presso la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, la celebrazione delle lodi e dell'ufficio delle letture sono state arricchite da una meditazione sul Sabato Santo da parte di p. Cornelio Pallares. In seguito riportiamo le sue parole:
Siamo arrivati al sabato Santo questo giorno tra la morte di Gesù e la gioia della Pasqua della risurrezione. Ma questo giorno non è un giorno vuoto. In questo giorno la liturgia orientale celebra la discesa di Gesù negli inferi, come abbiamo ascoltato nella lettura dell’ufficio e che proclamiamo nel credo.
In questo sabato del silenzio, la figura centrale che ci accompagna è Maria che piange la morte del figlio, che medita sulla morte di Cristo. Medita sulla speranza della risurrezione. Mancano le parole davanti alle esperienze di morte per questo il silenzio è la risposta. Pensavo proprio a tutte le volte che abbiamo fatto esperienza di morte, della mancanza di qualcuno vicino a noi, si sperimenta un sentimento di solitudine e di abbandono. Perché qualcuno che era importante viene a mancare? E’ questo che la Chiesa ci aiuta a meditare con le realtà spoglie, senza segni particolari, senza Eucaristia proprio a entrare in questa solitudine.
Sentire questo, ma soprattutto l’esperienza di Cristo ha dato senso a questo sentimento, a questo abbandono. Perché soltanto il dono di Cristo ha fatto in modo che l’abbandono e la solitudine diventino un luogo di incontro. Perché è vero, la nostra vita è un correre, è un fare tanto. Abbiamo bisogno di questi momenti di silenzio. Anche nella musica è basata sul silenzio. Se non ci fosse il silenzio, la musica non esisterebbe come tale. Sarebbe solo un caos. Anche nella scrittura, se pensate a un libro senza punti, senza virgole, non si capisce. Così nella nostra vita abbiamo bisogno di questi momenti di pausa, di silenzi abitati dalla presenza del Signore, che anche lui, anche se nel riposo, salva, libera.
Il Salmo 64 ricorda “Fermatevi e vedrete che io sono il Signore, vostro Dio”. L’importante è: fermatevi. Allora, in questo giorno del silenzio, accompagniamo Maria e ci facciamo accompagnare in queste nostre solitudini, in questo senso di abbandono abitato dalla presenza del Signore. Tommaso da Celano, per esprimere la preghiera di san Francesco davanti al Crocifisso ammette che non bastano le parole. L’unica risposta che rimane è il silenzio.
Cornelio Pallares Riflessione Sabato Santo Silenzio
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