“San Francesco a servizio della Chiesa, popolo di Dio”, questo il tema che accompagnerà le tre serate del Triduo in preparazione del Beato Transito di San Francesco; è stato p. Luigi Ortaglio ofm della Provincia Campana, a guidare ieri sera la prima delle tre meditazioni.
Prendendo spunto dalla risposta di Gesù a Giovanni che nel cap. 9 del Vangelo di Marco gli aveva detto: “abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva”, p. Luigi ha ricordato come “Gesù, con il suo divieto ad impedirglielo, chiede di liberarsi da una mentalità chiusa, perché il cuore si apra a tutti coloro che coltivano anche un minimo amore alla verità, anche se questa si trovasse in qualcuno che non appartiene ai Dodici”.
Essere cultori della verità, sempre, anche quando questa verità si trova solo in germe in persone di buona volontà, sempre, perché lo Spirito di Dio non si lascia imprigionare. La riflessione di p. Luigi ha avuto proprio questa apertura come centro, questo riconoscere e restituire alla chiesa un respiro ampio ed inclusivo.
Francesco d’Assisi è stato, nella storia della chiesa, un uomo sul quale si è posato lo Spirito di Dio e per questo ha iniziato a profetizzare, nel suo tempo e ancora oggi. Padre Luigi ha continuato chiedendosi “quale posto ha scelto Francesco per sé nella chiesa?”, la risposta la dà lo stesso Francesco nella Lettera a tutti i fedeli quando si presenta al mondo come “servo e suddito”, servo di tutti, chiamato a servire tutti e a tutti amministrare le fragranti parole del Signore.
“Francesco – ha continuato – si presenta come uomo veramente evangelico, che non costruisce muri, ricostruisce, ripara san Damiano prima e poi la Porziuncola, questi sono gli unici muri da lui edificati, il resto dei muri li abbatte”. La Chiesa di Francesco d’Assisi “è una casa dalle porte sempre aperte”.
“Questa immagine di chiesa – ha concluso – Francesco la voleva vissuta dai suoi frati e dal suo Ordine. Né immobilismo né chiusura”, questo modello di fraternità universale fatto di servizio reciproco, di apertura all’altro e di coinvolgimento con le sofferenze dell’altro è per noi oggi uno stimolo ad essere “chiesa in uscita”, guidati da quei semi di verità sparsi nei cuori di ogni uomo.
Stasera alle 21.15 la seconda serata, con la diretta sulla WebTv della Porziuncola, sull’APP gratuita “Frati Assisi” e sulle Pagine Facebook e YouTube “Frati Assisi”.
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