Gli è andato bene tutto: famiglia nobile e ricca, e di conseguenza un’ottima educazione; poi l’amicizia col secondogenito del re d’Aragona, don Giacomo, che eredita dal padre il singolare e poco duraturo “Regno di Maiorca”, con le Isole Baleari, le regioni di Montpellier e di Perpignano. Di questo re, lui diventa una sorta di primo ministro; si sposa, gli nascono due figli. Ma sui trent’anni lascia tutto e si mette furiosamente a studiare: filosofia, teologia, lingua araba. Viaggia molto, andrà otto volte a Roma e lo scopo della sua esistenza è ormai uno solo: diffondere il cristianesimo intanto tra i musulmani presenti nelle Baleari, ma andarlo pure a predicare in Africa. Ed è tra i primi a capire che bisogna conoscere bene a fondo la cultura dei popoli che si vogliono evangelizzare.
Fonda innanzitutto un collegio per far studiare l’arabo ai francescani; suggerisce a Roma metodi di formazione missionaria che saranno più tardi adottati da Propaganda Fide: scrive trattati di filosofia e teologia in latino, poesie in lingua catalana, e poi parte verso il Medio Oriente, tentando di riavvicinare i cristiani d’Oriente e d’Occidente, i “greci” e i “latini”. Va nel Nord Africa per convertire i musulmani, parlando la loro lingua: si è preparato all’impresa scrivendo un trattato sulla ricerca comune della verità, ha scritto anche poesie nella sua lingua nativa, ma con verseggiatura araba; ed è personalmente ben visto dal califfo di Tunisi...
L’impresa però fallisce. Così come falliscono i suoi tentativi di riconciliazione tra i cristiani, e i suoi progetti per una crociata in Terrasanta. Il suo amore per il Cristo, in quella natura meridionale traboccante di sogni grandiosi e di attive risorse, si traduce in un’appassionata volontà di lavorare con tutti i mezzi alla salvezza degli infedeli". Gli va male tutto, umanamente parlando. Anche la sua scuola di lingua araba chiude dopo un ventennio. Tuttavia nessun insuccesso lo scuote. Al concilio di Vienna (1311-1313) propone di fondere in uno solo tutti gli ordini di cavalieri cristiani, e non gli danno retta. Sarà poi chiamato dai posteri Doctor illuminatus, ma i contemporanei non sembrano apprezzare i suoi lumi. Falliscono ancora due suoi tentativi missionari in Nord Africa, conclusi da arresti ed espulsioni. Anzi, si diffonderà anche la voce che a Bouge (attuale Algeria) egli sia stato lapidato a morte. Ma si tratta di leggenda.
Raimondo Lullo muore a Maiorca, di ritorno dall’Africa, e viene sepolto con grandi onori nella chiesa di San Francesco. La fama popolare di beato circonda la sua figura subito dopo la morte, e poi nei tempi successivi: ma anche gli sforzi di farlo beatificare falliscono. Nel 1850, infine, Pio IX approverà il culto come beato, che già da tempo gli veniva tributato in Catalogna e nell’Ordine francescano.
Raimondo Lullo
-
20 Giu 2018Fidarsi per amore è un grande errore
Per Raimondo Lullo si ama per comprendere e non per credere
-
30 Mar 2018Lullo maestro di dialogo
Rilettura del pensiero del filosofo catalano, di p. Giuseppe Buffon
-
18 Ago 2017A Barcellona Raimondo Lullo è antidoto al terrorismo
Per passare da uno scontro di ignoranze a un dialogo di identità
-
23 Mag 2017Juan José Omella tra i cinque nuovi cardinali
Un concistoro all’insegna del dialogo e della missione
Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies