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Convivium Assisiense: Ricerche dell'Istituto Teologico e dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi 28 Set 2022

Per contemplare la bellezza del celebrare

La necessità di una formazione liturgica a tutto campo richiamata con forza dalla Lettera apostolica Desiderio desideravi di Papa Francesco. Questo emerge sia dall’indirizzo della lettera: “Ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici sulla formazione del popolo di Dio” sia dalle parole stesse del Papa:

Vorrei che questa lettera ci aiutasse a ravvivare lo stupore per la bellezza della verità del celebrare cristiano, a ricordare la necessità di una formazione liturgica autentica e a riconoscere l’importanza di un’arte della celebrazione che sia a servizio della verità del mistero pasquale e della partecipazione di tutti i battezzati, ciascuno con la specificità della sua vocazione.

Una formazione che, per quanto riguarda coloro che sono chiamati alla predicazione, deve partire dai seminari stessi; formazione “alla” liturgia e formazione “dalla” liturgia: «Anche la conoscenza di studio […] perché non diventi razionalismo, deve essere funzionale al realizzarsi dell’azione formatrice della Liturgia in ogni credente in Cristo».

Una formazione che prepara i nuovi ministri ad essere, a loro volta nei confronti del popolo di Dio, mistagoghi, ossia indicatori del percorso di conoscenza del Mistero e ai quali è rivolto l’appello accorato «di aiutare il popolo santo di Dio ad attingere a quella che da sempre è la fonte prima della spiritualità cristiana». Questo obiettivo dovrebbe coinvolgere anche l’omelia che, nella sua dimensione prettamente mistagogica, introduce il popolo di Dio alla comprensione del Mistero celebrato nel rito e contribuisce all’annuncio della risurrezione del Signore. Per cui la Pasqua di Cristo è l’unica verità e l’unico annunzio che, nel discorso omiletico, merita di essere proclamato, rivolto ad una “Chiesa pasquale”, come ci suggerisce Paolo VI, dove i fedeli sono chiamati «a partecipare attivamente all’Eucaristia, perché “esprimano nella vita ciò che hanno ricevuto mediante la fede”». L’omelia diventa, perciò, un’esperienza pasquale, proprio come l’esperienza del Risorto con i discepoli a Emmaus: «E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui» (Lc 24, 27), per poi vivere con i suoi la “forma rituale” di quanto “predicato”: lo spezzare il pane.

Siamo certi che questo nuovo strumento, rappresentato dai preziosi contributi raccolti in questo volume, possa rispondere a questa “urgenza di formazione” che coinvolge tutta la Chiesa, ministri ordinati e popolo di Dio insieme, che ci auguriamo diventi sempre più “sete di formazione” percepita e soddisfatta attraverso percorsi e buone pratiche che conducano a «contemplare la bellezza e la verità del celebrare cristiano».

Dalla Introduzione di PIERANGELO MURONI

Per informazioni ed acquisti:
conviviumassisiense@ita-issra.it
392.7360241 (whatsapp)



Cultura Formazione ITA Liturgia Teologia

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