ePrivacy and GPDR Cookie Consent management by TermsFeed Privacy Policy and Consent Generator
Alla scuola dei Fioretti di San Francesco 07 Nov 2019

Come andando per cammino santo Francesco parla a frate Leone della perfetta letizia

Venendo una volta santo Francesco da Perugia a Santa Maria degli Agnoli con frate Lione a tempo di verno, e ’l freddo grandissimo fortemente il crucciava, chiamò frate Lione il quale andava innanzi, e disse così: «Frate Lione, avvegnadioché li frati minori in ogni terra dieno grande esempio di santità e di buona edificazione; nientedimeno scrivi e nota diligentemente che non è quivi perfetta letizia». E andando più oltre santo Francesco, il chiamò la seconda volta: «O frate Lione, benché il frate minore allumini li ciechi e distenda gli attratti, iscacci le dimonia, renda l’udire alli sordi e l’andare alli zoppi, il parlare alli mutoli e, ch’è maggiore cosa, risusciti li morti di quattro dì; iscrivi che non è in ciò perfetta letizia». E andando un poco, santo Francesco grida forte:

«O frate Lione, se ’l frate minore sapesse tutte le lingue e tutte le scienze e tutte le scritture, sì che sapesse profetare e rivelare, non solamente le cose future, ma eziandio li segreti delle coscienze e delli uomini; iscrivi che non è in ciò perfetta letizia». Andando un poco più oltre, santo Francesco chiamava ancora forte: «O frate Lione, pecorella di Dio, benché il frate minore parli con lingua d’agnolo e sappia i corsi delle istelle e le virtù delle erbe, e fussongli rivelati tutti li tesori della terra, e conoscesse le virtù degli uccelli e de’ pesci e di tutti gli animali e delle pietre e delle acque; iscrivi che non è in ciò perfetta letizia». E andando ancora un pezzo, santo Francesco chiamò forte: «O frate Lione, benché ’l frate minore sapesse sì bene predicare, che convertisse tutti gl’infedeli alla fede di Cristo; iscrivi che non è ivi perfetta letizia».

E durando questo modo di parlare bene di due miglia, frate Lione con grande ammirazione il domandò e disse: «Padre, io ti priego dalla parte di Dio che tu mi dica dove è perfetta letizia». E santo Francesco sì gli rispuose: «Quando noi saremo a Santa Maria degli Agnoli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di loto e afflitti di fame, e picchieremo la porta dello luogo, e ’l portinaio verrà adirato e dirà: Chi siete voi?  e noi diremo: Noi siamo due de’ vostri frati; e colui dirà: Voi non dite vero, anzi siete due ribaldi ch’andate ingannando il mondo e rubando le limosine de’ poveri; andate via; e non ci aprirà, e faracci stare di fuori alla neve e all’acqua, col freddo e colla fame infino alla notte; allora se noi tanta ingiuria e tanta crudeltà e tanti commiati sosterremo pazientemente sanza turbarcene e sanza mormorare di lui, e penseremo umilemente che quello portinaio veramente ci conosca, che Iddio il fa parlare contra a noi; o frate Lione, iscrivi che qui è perfetta letizia. E se anzi perseverassimo picchiando, ed egli uscirà fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci caccerà con villanie e con gotate dicendo: Partitevi quinci, ladroncelli vilissimi, andate allo spedale, ché qui non mangerete voi, né albergherete; se noi questo sosterremo pazientemente e con allegrezza e con buono amore; o frate Lione, iscrivi che quivi è perfetta letizia. 

E se noi pur costretti dalla fame e dal freddo e dalla notte più picchieremo e chiameremo e pregheremo per l’amore di Dio con grande pianto che ci apra e mettaci pure dentro, e quelli più scandolezzato dirà: Costoro sono gaglioffi importuni, io li pagherò bene come son degni; e uscirà fuori con uno bastone nocchieruto, e piglieracci per lo cappuccio e gitteracci in terra e involgeracci nella neve e batteracci a nodo a nodo con quello bastone: se noi tutte queste cose sosterremo pazientemente e con allegrezza, pensando le pene di Cristo benedetto, le quali dobbiamo sostenere per suo amore; o frate Lione, iscrivi che qui e in questo è perfetta letizia. E però odi la conclusione, frate Lione. Sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, le quali Cristo concede agli amici suoi, si è di vincere se medesimo e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, ingiurie e obbrobri e disagi; imperò che in tutti gli altri doni di Dio noi non ci possiamo gloriare, però che non sono nostri, ma di Dio, onde dice l’Apostolo: Che hai tu, che tu non abbi da Dio? e se tu l’hai avuto da lui, perché te ne glorii, come se tu l’avessi da te? Ma nella croce della tribolazione e dell’afflizione ci possiamo gloriare, però che dice l’Apostolo: Io non mi voglio gloriare se non nella croce del nostro Signore Gesù Cristo».

A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

 

 

 

 

 



Fioretti Perfetta letizia Porziuncola San Francesco

Articoli correlati

03 Nov 2024

Un segno di speranza nella casa famiglia di Sassari

La casa famiglia Sant'Antonio abate, che ospita persone affette da AIDS, accoglie le suore francescane angeline
02 Nov 2024

La commemorazione dei defunti al cimitero di Santa Maria degli Angeli e di Assisi

Il 2 novembre francescani e fedeli si sono riuniti nei cimiteri di Santa Maria degli Angeli e di Assisi per fare memoria dei frati oltre a quella di parenti e amici defunti
01 Nov 2024

La notte dei Santi: la veglia di preghiera alla Porziuncola guidata da fr. Carlo Maria Chistolini, Ofm Capp

Nella cappella del Crocifisso sono state esposte alla preghiera e alla devozione le preziose reliquie conservate nella Basilica
31 Ott 2024

A Santa Maria degli Angeli si conclude il Corso di formazione per i Cappellani Militari con l’ordinazione presbiteriale presieduta da Mons. Marcianò

I seminaristi dell’OMI hanno seguito gli esercizi spirituali guidati da fr. Francesco De Lazzari
26 Ott 2024

Corso di apicoltura presso il convento San Francesco di Stroncone

Un successo di integrazione e formazione
19 Ott 2024

Dalla Spagna ad Assisi: la Porziuncola accoglie i pellegrini della diocesi del beato Nicolás María Alberca

La delegazione di Cordoba in visita alla Porziuncola in vista della canonizzazione dei Martiri di Damasco il 20 ottobre a Piazza San Pietro
23 Mar 2024

La Domenica delle Palme di Santa Chiara di Assisi

Abbracciare per amore di Cristo l’Altissima Povertà Santa Chiara Monastero Clarisse